L’innovazione in Urologia funzionale sta certamente aprendo nuove strade per la diagnosi e il trattamento delle patologie del sistema urinario. La combinazione di diagnostica avanzata – con modelli tridimensionali completamente interattivi – tecniche chirurgiche mini-invasive, terapie rigenerative, intelligenza artificiale e telemedicina, promette di migliorare significativamente gli esiti clinici e d’innalzare la qualità della vita dei pazienti. Una delle aree in cui l’AI sta avendo un impatto immediato è la diagnosi: gli algoritmi di machine learning possono analizzare grandi quantità di dati clinici e immagini, ottimizzando precisione e velocità di risposta sulle patologie. Inoltre, utilizzando modelli predittivi, gli algoritmi possono supportare lo specialista nella scelta del trattamento più efficace per ogni paziente.
Anche sul fronte “Ricerca&Sviluppo” assistiamo a nuovi scenari: l’intelligenza artificiale infatti può supportare nell’identificazione di nuovi biomarcatori, consentendo di sviluppare terapie innovative. Gli algoritmi di machine learning possono esaminare enormi set di dati genetici e clinici, rivelando pattern e associazioni che potrebbero sfuggire all’analisi tradizionale. Un approccio che sta portando alla scoperta di nuovi target terapeutici e all’ottimizzazione dei protocolli di trattamento. Tutto questo sarà al centro dell’evento scientifico “Urologia funzionale, mettiamola in pratica – Conoscenze “in gara” – Certamen interattivo su casi clinici concreti”.
Appuntamento domani, sabato 6 luglio (con inizio alle 14.30) presso la sede idipharma – via Goffredo Mameli 12, Aci Bonaccorsi – con i maggiori esperti di Urologia a livello nazionale. Il convegno è presieduto da Alessandro Giammò (AOU Città della Salute e della Scienza di Torino) presidente Siud / Società Scientifica Italiana di Urodinamica, Roberto Carone (Ospedale Koelliker di Torino) e Ferdinando Fusco (Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”). Dalla ritenzione urinaria cronica alla vescica iperattiva refrattaria, passando per l’incontinenza e il deficit erettile dopo la prostatectomia: sarà un confronto scientifico ed etico, con una formula unconventional che non vedrà solo letture frontali, ma confronti sui possibili scenari clinici, con diversità di vedute che – seppur muovendosi dentro le linee-guida sanitarie – possono far emergere differenti approcci chirurgici o soluzioni terapeutiche.
Dalle 14,30 spazio al dibattito. Si comincerà con Giuseppe Carrieri – presidente in carica della SIU (Società Italiana di Urologia) – poi spazio alle quattro sessioni in programma.