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MEDICINA MATERNO-FETALE: IL FUTURO PASSA DAI MARKERS BIOCHIMICI E DALLE PROFILASSI NUTRIZIONALI E FARMACOLOGICHE - idipharma

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  • 19 Giugno 2023
  • By admin
Dagli screening genetici ai markers biochimici placentari precoci, passando per la prevenzione periconcezionale delle malformazioni. La medicina materno-fetale ha messo a punto protocolli mirati che consentono di innalzare i livelli di sicurezza e profilassi grazie alla diagnosi precoce, alla sorveglianza clinica e ai trattamenti nutraceutici e farmacologici che contribuiscono al benessere del feto e della mamma.   
L’evento formativo su “Diagnosi precoce di patologie genetiche e placentari” dedicato ai medici ginecologi, specialisti in ostetricia e biologi – in programma l’1 luglio a Pozzolengo (BS) presso Chervò Hotel & Resort, con il contributo incondizionato di idipharma – consentirà di fare una panoramica sull’evoluzione di tutti gli strumenti di misurazione e valutazione disponibili e introdurrà anche temi legati ai nuovi stili vita, ai profili nutrizionali e alle più recenti terapie funzionali per il contenimento dei rischi.
«L’obiettivo del seminario – sottolinea la prof.ssa Irene Cetin, direttrice del dipartimento Donna-mamma-neonato al Buzzi di Milano e presidente del Corso – è quello di dare un update sui protocolli sanitari e sugli strumenti a disposizione per affrontare i casi maggiormente critici. Oggi con percorsi di predizione precoce è infatti possibile ridurre i rischi fino al 50%, utilizzando supplementazioni già dal periodo preconcezionale. Inoltre, si registra una flessione del 30-40% dei casi di preeclampsia».
Uno degli ambiti che ha registrato altrettante significative evoluzioni è quello delle tecniche ecografiche: «Uno dei principali risultati già raggiunti è dato dagli esami che oggi non sono più invasivi – aggiunge la prof.ssa Irene Cetin – si sono azzerati gli aborti causati da procedure diagnostiche come villocentesi e amniocentesi. Durante il seminario condivideremo un tema di fondamentale importanza: a beneficio delle pazienti e dei futuri nati bisogna progressivamente favorire la multidisciplinarietà che mette in dialogo ginecologi, genetisti, anatomo patologi e biologi».
Il Corso è accreditato per l’acquisizione di 5 crediti formativi per l’Educazione Continua in Medicina.